Balconata di via Roma
Collina di Pusai (in corrispondenza di Via Vallarolo 21 si sale sulla collina da cui si gode di una vista a 360° sulle colline del Monferrato)
Compare intorno al Mille come “Odalingum” e altre varianti, derivante dal nome personale germanico “Odilo” unito al suffisso engo, anch’esso germanico, che indicava la proprietà. In origine comprendeva un unico territorio, poi suddiviso a partire dal 1306 nelle due località di “Odalengum ultra Sturiam” e “Odalengum minus”, entrambi in Val Cerrina, ma posti su colline contrapposte a ridosso del torrente Stura, l’uno sulla sponda sinistra, l’altro sulla destra. Odalengo Grande, arroccato sul colle intorno al castello, ebbe un territorio suddiviso in una serie di nuclei, un tempo denominati cantoni. Era un comune demaniale direttamente sottoposto al marchese di Monferrato. Fu poi infeudato a vari signori locali, tra cui i Bosio, i Morra, i Derossi, i Petrozzani, fino al definitivo passaggio nel 1673 ai Gozzani, marchesi di Treville e di Perleto, ultimi possessori del feudo che lasciarono numerose testimonianze della loro presenza.
Chiesa parrocchiale di San Vittore. Fu costruita in un solo anno sull'area della antica chiesa addossata al castello per volontà del marchese Luigi Gozzani, il cui nome compare in facciata a fianco del millesimo 1786, sotto l'inconfondibile stemma dei due mori che campeggia al centro del frontone. Il nome del committente compare anche nell'epigrafe murata nel contraltare, coi titoli di marchese di Treville e Perleto. La chiesa fu attribuita al Magnocavalli, ma in mancanza di una documentazione sicura, resta incerta la paternità del progettista, che tuttavia sembra escludere il conte di Varengo, a favore del vicentino Ottavio Bertotti Scamozzi, attivo nello stesso periodo nella residenza nobiliare casalese, di cui condivide le linee palladiane. L'interno con pianta croce greca e abside semicircolare, conserva alcune tele, statue lignee policrome e un battistero di Guido Capra. Fu rinforzata e restaurata negli anni 2003-2005.
Chiesa di San Grato. La chiesa di Vallestura fu eretta in parrocchiale nel 1734 (soppressa nel 1986). La facciata è scandita da lesene poco aggettanti e da un bel portale che riprende, nella trabeazione curva, le linee del frontone. Una pietra funeraria ricorda il primo pievano di Vallestura morto nel 1784. All'interno, immersi nella leggiadria degli stucchi, grande altare marmoreo, elegante pulpito in stucco, confessionali e una statua lignea della Madonna.
Chiesa di San Quirico. Chiesetta campestre in stile eclettico, costruita a fianco della strada alla fine dell'Ottocento accanto al campanile romanico, denominato “Torre di San Quirico”, un tempo appartenente alla chiesa antica dell'abitato di “Odalengum desctructum o de Valle”. La chiesa fu restaurata nel 2006, quando fu rinnovata la Via Crucis. Il poderoso campanile romanico è formato nella parte inferiore di conci di pietra da cantoni, decorato con archetti pensili intrecciati e dentellatura (prima metà sec. XII), mentre la parte superiore è in muratura di mattoni. Sui lati vi sono semplici monofore, nella cella campanaria eleganti bifore con colonnina centrale completa di capitello. Fu rifatto il tetto nel 1995 e l'impianto di illuminazione nel 2003.
Castello. L'antico castello con le sue opere militari fu delimitato dalla cinta muraria difensiva. Dopo il passaggio nei primi anni del Seicento a mons. Tullio Petrozzani (1538 - 1609), presidente del Senato di Casale e ministro di Stato, fu ridotto “in palazzo nobile”, per essere poi ampliato dai Gozzani. Il complesso, aperto da un lato, ha una corte interna e due ali porticate. Si conserva una bertesca, posta all’angolo del fabbricato. Nella manica lunga del complesso stemmi dei Gozzani, all’interno saloni affrescati.
Cittadinanza onoraria. Ennio Caretto, nato a Odalengo Grande nel 1937, giornalista, corrispondente dagli Stati Uniti per importanti quotidiani; Romana Blasotti Pavesi, presidente dell’Associazione Famigliari Vittime dell’Amianto di Casale.
CASE D'ARTISTA. Stradine sterrate tra campi coltivati in una piccola valle tra colline, poi un viale di tigli conduce a Case Bertana, il “buen retiro” del giornalista e scrittore Gad Lerner con la sua famiglia. Un cascinale di ringhiera ben riattato, un grande prato che si affaccia su un anfitearo naturale boschivo, verdissimo, con il sito delle vecchia letamaia trasformato in piscina. Un vecchio cascinale, anzi due riuniti, con mobili e arredi che ricordano il passato contadino, due studi, molti libri e un terrazzo panoramico. Alle spalle il vigneto che produce ottimi vini.
Piazza San Defendente 1 - CAP 15020
Fraz. Vallestura, Via Caduti 2
via Torre San Quirico 5
frazione S. Antonio, V.lo Serra 2
Cascina Saliceto 1
Cascina Incasalone 2
Fraz. S. Antonio, Via Voggiardi
frazione S. Antonio, Via Voggiardi 14
Fraz. Pozzo, Via Nazionale 41
Via Marconi
via Roma 8, tel +393336690411, www.monferratobedandbike.com, info@monferratobedandbike.com
frazione Vallestura, Via Odalengo Grande 2
frazione Pozzo, via Pozzo 16
Fraz. Pozzo, slargo Caduti Ottobre 1944, presso li Centro polifunzionale
Odalengo Grande, via Roma 8
campo sportivo di Odalengo Grande, località Cappelletta
Odalengo Grande, via Marconi
Frazione Pozzo, piazza Caduti di Nassiriya
via Voggiardi 9
al campo sportivo di Odalengo Grande, località Cappelletta