Lu e Cuccaro Monferrato

  • Unità territoriale Alessandria
  • Abitanti 1.520
  • Altitudine 307 m s.l.m.
  • Frazioni Trisogli, Borghina, Bodelacchi, Martini

Lu - Oltre alla torre, sono molti i punti panoramici. Il belvedere “Suor Angela Vallese” di fronte al municipio; la balconata da via Onetti, sulla vallata con Alessandria in primo piano. Panoramica anche la strada che partendo da Lu (inizia all’incrocio tra via Montalto e via Marconi, in dialetto “la Crus”) porta a Cuccaro.

Cuccaro - La vecchia strada Lu - Cuccaro è molto panoramica. Affianca la chiesetta della Madonna della Neve dove è possibile sostare per godere della balconata sulle colline monferrine.

Lu - Il nome di Lu compare nei documenti intorno al Mille, ma gli scavi archeologici hanno documentato la presenza di insediamenti di epoca romana lungo la valle del torrente Grana, poco distante dall'abitato attuale. Risalgono a quell'epoca i ritrovamenti attribuiti alla “Villa Metiliani”, che nell'Alto Medioevo diede il nome alla pieve di San Giovanni di Mediliano, intorno a cui si strinse il primo nucleo originario, prima che gli abitanti si trasferissero sull’altura circostante. Si ha notizia dell'esistenza di un “castrum” fin dal 1156, ma solo a metà del Duecento è attestata la presenza di una iniziale struttura organizzativa, mancando ogni traccia di norme statutarie. Dopo un breve periodo di dipendenza dal comune di Alessandria ritornò sotto il dominio della dinastia aleramica, alla cui estinzione nel 1305 fu occupato dal marchese di Saluzzo, ma riconquistato due anni dopo da Teodoro I Paleologo. Entrò cosi definitivamente nei domini dei marchesi di Monferrato che, a metà del Quattrocento, lo vendettero alla famiglia Bobba, originaria del luogo, nella cui disponibilità rimase fino alla prima metà del Seicento, quando con Traiano, morto di peste senza eredi nel 1630, passò alla Camera ducale che lo cedette ai Grimaldi di Genova. A metà del secolo il nobile Francesco Rolando Dalla Valle, primo ministro di Stato del duca Carlo II, ottenne il titolo marchionale. Rimase di proprietà della sua famiglia fino ai primi decenni dell'Ottocento, poi fu ceduto ai Prades e quindi alla casata dei Capra che con i Bobba e i Dalla Valle resero celebre la comunità di Lu nei diversi settori della vita politica, militare e religiosa.

Cuccaro - La più antica testimonianza documentaria di “Cucharum” compare intorno al Mille. La forma è largamente presente, con qualche variante, nei secoli successivi per indicare l'antico nucleo intorno al “castrum Cucari”, poi spostatosi verso il nuovo castello dei Colombo. A partire dal Trecento sul consortile formato dai signori del luogo si imposero i marchesi di Monferrato. Venne infeudato a molte famiglie, tra cui Bobba, Della Sala, San Giorgio, Pappalardo, Dalla Valle, Magnocavalli, Avellani, e Miroglio, oltre ai Colombo. Fu dapprima sotto la giurisdizione vescovile di Asti, poi sotto quella di Acqui fino al 1805, quando passò alla  diocesi di Alessandria e l'anno dopo a quella di Casale. Dal 1863 il nome del paese è Cuccaro Monferrato.

Lu

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Nuova. L'antica chiesa parrocchiale di San Pietro, sorta all'interno del nucleo ovoidale che corona la sommità del colle, fu inglobata, come cripta di San Valerio, nella chiesa di Santa Maria Nuova. La facciata in cotto ha un portale settecentesco e decorazioni applicate nel secolo scorso su progetto dell’arch. don Angelo Verri. Durante i grandi lavori ottocenteschi di restauro fu demolito e poi sostituito il campanile. Nell'ampio interno, diviso in tre navate, il monumentale altare settecentesco fu realizzato con pietra calcarea ricca di fossili estratta presso la cascina Firata. Nella cripta sottostante, collegata da una scala, si conservano le reliquie di San Valerio. Tra le opere conservate una pala cinquecentesca della bottega di Giuseppe Giovenone il Giovane, tele di Orsola Caccia e della scuola moncalvesca, quadri di Luigi Onetti e Pier Giuseppe Crida. Di particolare importanza la cappella delle vocazioni luesi e quella di don Filippo Rinaldi. L’organo fu costruito da Giovanni Mentasti nel 1882.

Chiesa di San Giacomo Apostolo. Venne riaperta nel 2002 al termine di un accurato restauro. Fu costruita probabilmente nel Duecento sul fianco della collina, addossata alle mura di cinta dell'abitato e più volte saccheggiata dalle truppe nemiche. Ridotta a un cumulo di macerie nel 1559, la chiesa fu ricostruita diventando un piccolo gioiello. All'interno opere dei fratelli Torricelli, un confessionale seicentesco, in sacrestia quadro di Luigi Onetti. Dopo la chiusura della chiesa nel 1998, a causa del pericolo di crollo del tetto, è sorta l'Associazione Culturale San Giacomo con lo scopo di preservare la memoria storica, in opere architettoniche, artistiche e letterarie, per le future generazioni.

Museo di Arte Sacra San Giacomo. Fa parte del Sistema Museale della Diocesi di Casale. E'  formato dalla chiesa, dalla sacrestia e dalla casa della Reggenza, dove sono raccolte alcune delle testimonianze più significative della storia della fede di Lu e del suo territorio (apertura: sabato 14.30/18 e domenica 10/12.30; è possibile richiedere visite in altri orari con un preavviso di almeno 15 giorni; tel. +39.0131.740802; info@museosangiacomo.it).

Chiesa di San Nazario Martire. Antica parrocchiale costruita appena fuori dal “castrum”, di patronato della nobile famiglia dei Bobba, di cui resta la cappella gentilizia con tele seicentesche e lapidi funerarie. La chiesa attuale ha una facciata seicentesca, il campanile fu sopraelevato nel 1928. Il tetto venne rifatto nel 2001. L'organo fu realizzato nel 1926 dalla ditta Scolari di Bolzano Novarese.

Chiesa dei Santi Sebastiano e Martino. Costruita alla fine del Settecento nella frazione Martini per volontà del canonico Giuseppe Maria Demartini. Più volte danneggiata e restaurata, rimase inutilizzata per molti anni. E' stata riaperta al culto dopo il restauro integrale del 2004. All'interno altare barocco in marmo e pala d’altare settecentesca dei santi titolari.

Chiesa di San Giovanni di Mediliano. Antica pieve della diocesi vercellese, la chiesa fu costruita in età carolingia nel fondovalle dove scorre il torrente Grana. Un'area molto ricca di reperti di età romana, oggetto di studi e di scavi archeologici. Nel Duecento fu sede di canonica, che la bolla di papa Sisto IV del 1479 trasferì con tutti i diritti da Mediliano alla chiesa di Santa  Maria Nuova, in costruzione nella parte alta del paese. Molto importanti le strutture della chiesa più antica: due absidi, i muri perimetrali, parte del pavimento in cocciopesto e resti del fonte battesimale. Abbandonata nel secondo dopoguerra, fu acquistata nel 1988 dal comune di Lu che eseguì importanti lavori di consolidamento e restauro.

Palazzo Bobba. E' di proprietà della famiglia Ribaldone. Nel cortile una splendida monofora molto ben conservata e di fronte i resti di una gemella. All'interno il salone in stile primo rinascimento conserva un pregevole affresco a soggetto mitologico. In una sala dalla tappezzeria arabescata un ritratto di Marcantonio Bobba, che volle abbellire le sale del pian terreno “affinché rispondessero alla dignità sua cardinalizia”.

Palazzo Paleologi. Nella parte alta dell'abitato, grande edificio conosciuto come Palazzo Paleologi è rinato dopo un lungo restauro (stava crollando). Era l'antica dimora dei marchesi di Monferrato. Il cortile con loggiato quattrocentesco restituisce l'atmosfera del tempo. Ospita un ristorante e un resort.

La Torre. Fece parte del castello, demolito nel 1556 durante la guerra franco-asburgica, come torre segnaletica, e tale rimase ai primi dell'Ottocento, quando ospitava una stazione del telegrafo ottico che attraversando la Lomellina raggiungeva Milano, per concludersi a Venezia. Smantellato durante la Restaurazione, il telegrafo ottico fu ricostruito dall’ingegnere Giovanni Battista Gonella per scopi bellici nella Prima guerra d’indipendenza. A quasi tre secoli di distanza ricorda il furto sacrilego con la gabbietta cilindrica in metallo infissa sotto il quadrante dell’orologio, utilizzata per la macabra esposizione della testa mozzata di Pietro Bello, originario di Grazzano, che il 1° giugno 1720 con altri cinque malfattori aveva trafugato il busto e le braccia in argento dorato di San Valerio, patrono del paese, dalla chiesetta del castello posta sul gerbido della torre. Da allora le reliquie del Santo furono trasferite nella cripta della chiesa parrocchiale.

Cuccaro

Castello Colombo. L’edificio attuale risale all'Ottocento, sorto forse su una costruzione più antica. All’interno le volte di un locale sono decorate con pitture, nel giardino statue e busti. La grande crescita di allievi del Piccolo seminario San Carlo di Mirabello, suggerì a don Bosco di creare una succursale in una località del Monferrato e pensò a Cuccaro, tanto che nella ricorrenza della festa di S. Luigi Gonzaga del 1875 porgendo gli auguri a mons. Colombo, trattò l’acquisto del castello da trasformare in educatorio. Ma il progetto non andò a buon fine e sorse l’istituto salesiano San Pio V di Penango.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Fu costruita nella prima metà dell'Ottocento con un intervento radicale sull'antica chiesa di Santa Maria “de Prelio”. Più volte restaurata fu intitolata alla Beata Vergine Maria Assunta. Ha un imponente sagrato, cui si accede dalla  gradinata, e una facciata neoclassica in mattoni a vista. Nel 1917 Crescentino Caselli propose la costruzione di un alto campanile, simile a quello di Fubine, che non fu costruito a causa dei problemi statici che tuttora interessano l'edificio, chiuso per pericolo di crollo nel 1992 e danneggiato dal terremoto del 2000. All'interno altare maggiore settecentesco, tele del Guala, di Guglielmo e Orsola Caccia, tele e affreschi dei fratelli Ivaldi e decorazioni di Paolo Maggi. L’organo ottocentesco di Giovanni Franzetti è stato rifatto nel 1959 e trasferito nel coro.

Chiesa di Santa Maria della Neve. Sorta nella parte alta del paese, in località Montalto (detta anche contrada della Cappelletta), la bianca chiesetta circondata da alberi venne costruita sulle rovine dell'antica chiesa campestre della Madonna, demolita nei primi anni dell'Ottocento.

Chiesa della Cascina Grossa. Nel 1742 la Cascina Grossa fu ceduta dal conte Miglietti di San Salvatore ad Orazio Benedetto De Conti, avvocato casalese di illustre famiglia senatoria, cui appartenevano i fratelli Giuseppe e Vincenzo De Conti, i quali nell'ultimo quindicennio del Settecento fecero costruire su progetto dell’arch. Agostino Lombardi una cappella presso la grande azienda agricola, coll'impegno di fornire alla chiesetta un reddito adeguato. L'epigrafe posta sulla facciata ricorda la fondazione.

Museo del Centro Studi Colombiano. Il museo dedicato a Cristoforo Colombo raccoglie materiali relativi alla presunta parentela dell’antica famiglia dei Colombo di Cuccaro con il famoso navigatore.

Lu

Personaggi. Marcantonio Bobba (Casale o Lu 1500 circa - Roma 1575), figlio del conte palatino Alberto, ambasciatore presso la Santa Sede, poi vescovo di Aosta, in tale veste prese parte ad alcune fasi del Concilio di Trento. Nominato cardinale nel 1565, morì a Roma e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Don Filippo Rinaldi (Lu 1856 - Torino 1931), sacerdote, inviato in Spagna come ispettore, fu eletto terzo successore di don Bosco nel 1921. Morì dieci anni dopo a Torino, dove riposa nella cripta della Basilica di Maria Ausiliatrice. E' stato beatificato da Giovanni Paolo II il 29 aprile 1990. Luigi Gherzi (Lu 1889 - Cefalonia 1943), nato alla cascina Orto dei Bobba, entrò ventenne nell'esercito, prese parte alla campagna di Libia e alla Prima guerra mondiale. Fu catturato nell'isola greca di Cefalonia e fucilato dai tedeschi. Una lapide con altorilievo in tondo è murata sull'abside della chiesa di San Giacomo. Mons. Evasio Colli (Lu 1883 - Parma 1971), sacerdote, vescovo di Acireale nel 1927, vescovo di Parma nel 1932, in occasione del cinquantenario di sacerdozio (1905-1955) fu nominato da papa Pio XII arcivescovo a titolo personale. Morì a Parma e fu sepolto nel cimitero della Villetta. Don Pietro M. Rinaldi, detto “Peter” (Lu 1910 - 1993), pronipote del terzo successore di don Bosco, per trent'anni parroco della parrocchia salesiana di Port Chester, vicino a New York, studioso della Sindone, morto in fama di santità. Mons. Mario Cagna (Lu 1911 - 1986), la brillante carriera diplomatica lo portò in America Latina, a Tokio, poi fu primo nunzio della Santa Sede nella Jugoslavia di Tito e nell'Est Europa, fino alla conclusione della carriera a Vienna. Luigi Onetti (Lu 1876 - Villanova Solaro, Cuneo 1968), insegnante di disegno presso l’Accademia Albertina di Torino, prese parte alla Prima Esposizione Quadriennale della Società Promotrice di Torino.

Cuccaro

Personaggi. Pietro Mazza, (Cuccaro 1893 - Trilj, Croazia 1943),  colonnello di artiglieria, fucilato dai tedeschi con altri ufficiali in una cava di pietra nei pressi di Spalato. Il comune di Cuccaro gli ha dedicato una via e posto nel Parco della Rimembranza il busto di bronzo, proveniente dalle Casermette di Casale, a lui intitolate. Nell'ottobre 2014, in occasione del 71° anniversario della morte, è stato inaugurato un monumento con l'elenco di tutti i caduti di Cuccaro, frutto delle accurate ricerche di Pietro Canepa. La tavola in bronzo è stata realizzata da Francesco Aiello, con parti scolpite dal maestro ceramista Piero Roggero del laboratorio “Terra e fuoco” di Ottiglio.Mons. Luigi Colombo (Cuccaro 1813 - Roma 1877), prelato domestico di Papa Gregorio XVI e poi di Pio IX, fu l'ultimo discendente maschio della casata dei Colombo. Nils Erik Liedholm (Valdemarsvik, Svezia 1922 - Cuccaro 2007), calciatore svedese e allenatore di calcio, soprannominato “Il Barone”. Dal 1973 scelse di vivere col figlio Carlo alla tenuta “Villa Boemia” di Cuccaro, occupandosi dei suoi vigneti.

Gemellaggio. Il paese di Cuccaro è gemellato con Valdemarsvik, la cittadina affacciata su un fiordo svedese dove è nato e cresciuto Nils Liedholm.

Istituzionali/Municipio

Istituzionali/Musei

Museo d'Arte Sacra San Giacomo

Il museo luese è parte integrante del Sistema Museale della Diocesi di Casale Monferrato, è allestito nel complesso storico di San Giacomo ed è formato dalla chiesa fondata nel XIII secolo - ricostruita tra il 1568 ed il 1610, dalla sacrestia e dalla Casa della Reggenza. In esso sono raccolte alcune delle testimonianze più significative della storia della fede di Lu e del suo territorio, tra cui opere dell’ambito di Guglielmo Caccia e della figlia Suor Orsola Maddalena. Vi sono oltre 100 oggetti: opere di oreficeria, tessuti antichi, sculture lignee, reliquiari. Celeberrima la tela “I Canonici di Lu” del pittore settecentesco Pietro Francesco Guala.

Commerciali/Prodotti tipici

Az. Agr. Trisoglio

Commerciali/Prodotti tipici/Dolci

Corilù

Società Cooperativa Agricola che si occupa della coltivazione, lavorazione e vendita della Nocciola Tonda Gentile del Piemonte.

Commerciali/Prodotti tipici/Vino

Az. Agr. Casalone Paolo

Cantina Sociale di Lu

De Martini Vini

La Cantina dei Barsan

Liedholm

Nano Ernesto

Tenuta San Sebastiano

Commerciali/Prodotti tipici/Alimentari

Alimentari Borghino

La Dispensa

  • Indirizzo

    via Roma 1

Commerciali/Prodotti tipici/Panetterie

Agri Bio Panifico

Commerciali/Ricettività/Affittacamere

Il Navigatore Guesthouse

Commerciali/Ricettività/Agriturismi

Agriturismo Temporini

La Cantina in Collina

La Fontana

Commerciali/Ricettività/Bar

Bar del Circolo San Valerio

Bazar Cafè

anche tabaccheria, edicola e drogheria

  • Indirizzo

    Cuccaro, via Roma 24

Sempione

Commerciali/Ricettività/Bed & breakfast

Domus Amica

  • Indirizzo

    Lu - via Marconi 101, tel. +39 0131 740828, cell. +39 333 8127541 www.domusamica.it

La Casa di Cuccaro

La Locanda degli Elfi

Tenuta Villa Boemia

Commerciali/Ricettività/Ristoranti

Antico Monastero

Il Ristoro

La Commedia della Pentola

La Corte dei Paleologi

La Taverna del Torchio

Ristorante e Vineria

Ristorante Orazio

Ristorante Pizzeria La Trinità

Commerciali/Ricettività/Relais

Palazzo Paleologi

  • Indirizzo

    via Antico Monastero, tel. +39 0131 741507; www.palazzopaleologi.com, info@palazzopaleologi.com

Commerciali/Servizi/Farmacie

Farmacia

Farmacia Scardina

Commerciali/Servizi/Aree pic-nic

Area pic-nic

  • Indirizzo

    Cuccaro

    Presso lo spazio verde della chiesetta Madonna delle Nevi

    Presso la sede della Pro Loco in Via Roma (con barbecue). Rif. Uffici comunali

Commerciali/Servizi/Emergenze

Defibrillatore

  • Indirizzo

    c/o Casa di Riposo Mario Demartini, vicolo Don Orione 5

Commerciali/Strutture per il tempo libero

Centro Polifunzionale Gigi Corino

campo da tennis e pallavolo

  • Indirizzo

    Cuccaro - via Roma 86

POI (Points of Interest)

Fontane dell'Acqua

Casetta dell’acqua -  in Piazza Montalto

Fontane dell'Acqua

Casetta dell’acqua sita in Via Roma