Moncestino

  • Unità territoriale Alessandria
  • Abitanti 228
  • Altitudine 287 m s.l.m.
  • Frazioni Ganoia, Cignaretto, Coggia, Seminenga

Piazza Marconi, la piazza del Municipio, è un balcone che affaccia sul pianura vercellese e sul Po sottostante.

Il nome dei “Mons Cestini”, viene collegato agli abitanti di Ceste, stazione sulla strada romana da Pavia a Torino, trasferiti sulla collina. Già dipendente dal vescovo di Vercelli, passò poi ai Miroglio, i cui esponenti riuniti in consortile furono infeudati di Moncestino a metà del Duecento dal marchese di Monferrato. Si trattava dell'intero monte, poi fortificato, alla  destra del Po con relativo “porto” tra Gabiano e Verrua. Nel 1569 con diploma imperiale il feudo venne eretto in contado e i Miroglio nominati conti palatini. Con l'estinzione del casato alla fine del Settecento, passò alle famiglie Scarampi, Callori, Bezzi, Lombardi, Barilis e del Carretto (Cesare, ultimo erede, fu sindaco dal 1946 al 1951).

Resistenza. Nella piazza di Coggia, un monumento ricorda il terribile incendio delle abitazioni della frazione e di quella della Ganoia, appiccato con i lanciafiamme nel novembre 1944 per ritorsione contro i partigiani della “Monferrato” e della “Divisione Autonoma Patria”.

Chiesa parrocchiale dell’Assunta. Costruita a metà del Cinquecento, come cappella gentilizia del castello e dedicata a Santa Caterina, fu consacrata nel 1565 da mons. Scipione d'Este di ritorno dal Concilio di Trento. Sostituì la primitiva sede parrocchiale, formata dalle chiese di San Giovanni di Tripolis e di Santa Maria delle Tre Valli, abbandonate con la progressiva crescita di Moncestino. Nel 1761 si demolì la parrocchiale e tre anni dopo con il concorso della popolazione la nuova chiesa fu ultimata. La marchesa Cristina Miroglio Scarampi, donò il pregevole altare  maggiore e la balaustra che delimita il presbiterio. La chiesa, ad aula unica con tiburio e abside ottagonale, fu dedicata all’Assunta, poi ampliata nel 1838 su progetto dell’ingegnere provinciale Francesco Argenti. All'interno mensa d’altare formata da un'antica vera di pozzo, coro ligneo in stile impero, tela dell'Adorazione dei Magi, ovale della Natività con stemma dei Miroglio e affreschi di Luigi Morgari. Nel piccolo percorso museale un manto cinquecentesco della Madonna e un tabernacolo proveniente da San Giovanni di Tripolis. Il rilievo in terracotta dell’Assunta sorretta da angioletti di Giovanni Bonardi ha abbellito la facciata ottocentesca restaurata nel 2005.

Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco. Il tempietto votivo, a pianta circolare, fu costruito a seguito di un voto speciale formulato nell'agosto 1630 dalla comunità di Moncestino ai protettori della peste. Fu ricostruito, secondo il disegno originale, da Giuseppe Campagnola negli anni 1871-1876 con portico, colonne di pietra e cupola con finestre ovali. All’interno piccoli antichi ex voto. La chiesa restaurata fu inaugurata dal magistrato Giancarlo Caselli nel luglio 2006.

Chiesa di Santa Maria delle Tre Valli. Fu la parrocchiale dell'antico abitato prima del trasferimento nella villa fortificata di Moncestino, insieme a San Giovanni di Tripolis, la chiesa dell’insediamento romana, ridotta a cappella cimiteriale e poi demolita.  Ricostruita in stile neoclassico nel Settecento su una precedente chiesa romanica, di cui resta traccia negli archetti pensili e nelle bifore del campanile (fine sec. XI). Sorse nella  vallata tra Cignaretto e Seminenga che fin dal Trecento segnava il confine con il territorio comunali di Verrua.

Municipio, già palazzo Giustiniani. Villa padronale settecentesca con parte rustica, di proprietà della marchesa Giustiniani, che la vendette col giardino e il piazzale al comune nel 1928 ad un prezzo di favore. L'edifico si distingue per le due torrette di facciata. All’interno il grandioso salone decorato (oggi sala consiliare) e una grande lapide con altorilievo in ricordo del notaio Luigi De Vecchi, padre del quadrumviro Cesare Maria e nipote di Giovanni Lanza. Dal piazzale del municipio, uno splendido belvedere sulle risaie vercellesi e sul Po.

Villa del Carretto. L'antico castello di Moncestino, avamposto strategico per il controllo del Po, fu  distrutto nei primi decenni del Seicento. Sul luogo sorse la villa settecentesca, circondata da un bel parco, con un elegante arco d'ingresso a fianco della parrocchiale. Estinti i Miroglio, passò ai marchesi del Carretto di Moncrivello. All'interno un'antica chiesetta barocca a pianta ottagonale e una più recente realizzata nel 1931 da Vittoria del Carretto, in ricordo del marito. Uno stemma in bronzo della famiglia è murato sopra la porta d'ingresso. Nel 1960 ospitò un istituto scolastico salesiano, dal 1980 è di proprietà privata.

Istituzionali/Municipio

Istituzionali/Pro Loco

Pro Loco

Istituzionali/Manifestazioni

Manifestazioni

Sagra del Salamino in Piazza Marconi la 1° domenica di aprile, enogastronomia e vendita dei tipici salamini moncestinesi. Rif. Comune.

Festa di Santa Maria delle Tre Valli, in Piazza Marconi nel mese di maggio, tre giorni di musica che abbracciano diversi generi musicali.

Festa Patronale a Ferragosto in Piazza Marconi danze e giochi per bambini e adulti, cena e trekking lungo il Po che unisce vari comuni, rif. Comune.

Armonie in Valcerrina, concerto a fine agosto - inizio settembre, rif. www.ideavalcerrina.it

Commerciali/Ricettività/Bed & breakfast

Il Noccioleto

Commerciali/Ricettività/Trattorie

Fuori Mano

Commerciali/Servizi/Aree camper

Area camper

E’ concessa la sosta nello spazio adiacente il Palazzo comunale