Il nome, di non facile interpretazione, compare a metà del Trecento nella forma “Varmacha”. L'abitato, sorto alla destra del fiume Po nella pianura ricca di pioppi e di colture cerealicole, era al confine del Monferrato con la Lomellina. Appartenente al comitato di Lomello, seguì le sorti dei conti di Cavaglià, alleati dei Visconti, a metà del Trecento in guerra contro i marchesi del Monferrato. Con Frassineto, fece parte “ab antiquo” della diocesi di Milano, da cui giunsero in visita i cardinali Carlo Borromeo (1572) e il cugino Federico (1605). Terra di confine, diventò la roccaforte dei “Cavagliati conti di Valmacca”, con il castello, il ricetto ad esso collegato e l’abitato difeso da una struttura fortificata. Una parte del feudo fu poi divisa con il cancelliere Quilico Rota, cui si aggiunsero altre casate: Montiglio, Scozia, Sannazzaro, Coppa, Zanotti e Gazzone. Col passaggio settecentesco ai Savoia, la piccola “enclave” restò legata alla diocesi milanese. Alla fine del Settecento per decisione popolare fu eretto in piazza l’albero della libertà con berretto rosso e bandiera tricolore. Nei primi anni dell'Ottocento passò per un anno alla diocesi di Alessandria, poi definitivamente a quella di Casale.
Palazzo del Municipio. Le prime notizie certe sul castello risalgono alla metà del Trecento e sono contenute nel diploma di concessione ai Cavaglià. Era un grande fabbricato rettangolare privo di torri, con antiche monofore rifatte nella forma attuale di bifore a sesto acuto e colonnina di pietra. Nella prima metà del Settecento era denominato in modo spregiativo la “Casazza”, a causa del grave stato di degrado e nel secolo successivo restò disabitato. Nel 1920 Tarsilla Scozia lo lasciò in eredità al figlio Emilio Guasco Gallarati, marchese di Bisio, che cinque anni dopo lo donò al comune. Conserva tracce dell'antica costruzione, dopo il rifacimento in stile eclettico e il restauro del 2004.
Chiesa parrocchiale Santa Maria Nascente. Fu consacrata nel 1605 con il titolo del Duomo di Milano dall'arcivescovo Federico Borromeo, essendo parte della diocesi ambrosiana. Era stata costruita alla fine del Cinquecento per volontà delle nobili famiglie dei Sannazzaro e degli Scozia. Fu ricostruita alla fine del Settecento, dopo un pesante saccheggio dell'abitato che non risparmiò la chiesa. La facciata neoclassica prospetta sulla piazzetta. All’interno, balaustra marmorea, una statua lignea dorata contornata dai pannelli seicenteschi dei Misteri, tele settecentesche di Tommaso Saletta, pulpito intagliato e confessionali in noce, oltre alle sculture della Via Crucis in bronzo, un S. Giovanni Battista in rame e un grande Crocifisso in ceramica dell'artista locale Luigi Bagna. L’organo Mentasti, costruito nel 1881, fu restaurato negli anni Novanta del Novecento. Nella cappella invernale un rilievo in scagliola di Narciso Càssino.
Chiesa della Madonna delle Grazie. Costruita nel Cinquecento sulla strada “Valmacchina”, la chiesetta (in dialetto “Gisiêtta”), è oggetto di devozione popolare per l'affresco della Madonna con santi. Secondo la leggenda, la macchia sulla spalla della Vergine è il segno indelebile del sasso scagliato per scherno da un soldato spagnolo nel 1640. E' stata più volte restaurata.
PERSONAGGI - Salvator Gotta (Montalto Dora 1887 - Rapallo 1980), scrittore fecondo di molte opere, fu insignito nel 1971 della cittadinanza onoraria del paese, di cui il nonno materno Salvatore Pavese era medico condotto. Luigi Ferrarino (Valmacca 1913 - Pisa 1992), insegnante, direttore degli Istituti italiani di Cultura di Parigi e Madrid, pubblicò molti libri di argomento storico e artistico. Mario Robotti (Valmacca 1907 - 1990), esattore, poi bancario, ha pubblicato libri di prosa e di poesie con tono sentimentale in italiano, con tono satirico in dialetto. Ha coltivato anche l'hobby della pittura. Andrea Di Palma, campano di nascita, monferrino di adozione, segretario comunale, artista del pennello e della penna, ha pubblicato una raccolta di poesie. E' scomparso a Valmacca nel 2002. Alessandro Asiano (Valmacca 1921 - 2003), geometra e presidente del Collegio dei Geometri di Casale, calciatore nel Casale Fbc, di cui fu anche capitano, ha scritto poesie nel dialetto duro e di difficile pronuncia del paese natio. Mario Allario (Valmacca 1921 - Casale 2013), sacerdote, laureato in Teologia, presidente dell'Opera Diocesana di Assistenza di Roma, canonico della Cattedrale, fondatore di Educational Forum (Eforum). Ha scritto libri di argomento religioso e di ricordi.
Piazza Bisio 1
senza bancomat - con orario apertura Lu/Me/Ve/Sa
Piazza Marchesa Tarsilla di Bisio 11
via Mazzini 1
ristorante, pizzeria, bar (lunedì chiuso)
via Vittorio Emanuele II 2
La Soms per conto del Parco del Po noleggia biciclette per escursioni nel parco.
Frazione Rivalba, piazza Vittorio Veneto 4
via Vittorio Emanuele II 7
Fonte attrezzata: acqua potabile naturale o gasata (pagamento con tessera da ritirare in comune e in tabaccheria): Piazza Bisio 1
Fontanelle pubbliche: Piazza Bisio