Coniolo Bricco - Belvedere, Via Fratelli Bandiera 8 (di fianco alla chiesa parrocchiale). Noto come Belvedere dell’Amore: il Comune ha predisposto sul sito una vetrinetta che contiene rose da “aprire solo in caso di amore vero”.
“Cuniolum”, attestato dagli antichi documenti, indicava il primo nucleo abitato sorto sulla riva destra del Po. Una scelta determinata dalla presenza di buoni terreni agricoli, di ottimi giacimenti calcarei e argillosi, oltre alla vicinanza con due comode vie commerciali: quella fluviale e quella consolare oltre il fiume. Nell’Alto Medioevo sorse un secondo Coniolo rivierasco sulle rovine del primo centro, che aumentò di importanza in seguito alla costruzione nel primo decennio del Milleduecento di un ponte di legno, poi sostituito dal porto natante, per secoli prerogativa dei Fassati, marchesi di Balzola e feudatari di Coniolo. Il castello medievale da loro costruito venne demolito nel 1780 dal marchese Evasio Fassati per lasciare spazio al palazzo di villeggiatura. Ancor prima che il borgo sul fiume declinasse fino alla scomparsa, iniziò a prendere forma l’abitato di Coniolo bricco, all’ombra della chiesa di “Santa Maria de Campis”, che fu distrutta in un incendio e ricostruita sulle ceneri “sub titulo de Cinerasco”. La frenetica corsa all’estrazione del calcare dalle viscere della collina provocò il crollo negli anni Venti del secolo scorso dell’antico Coniolo basso (raggiungibile dalla strada comunale del Porto vecchio), con la residenza dei Fassati e la chiesa di Sant’Eusebio risalente all’inizio del Seicento.
Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. La prima chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria in cima al colle è attestata alla fine del Milleduecento. Resta l'unica parrocchiale fino all'ultimo decennio del Cinquecento, quando venne sostituita dall'antica chiesa di Sant' Eusebio costruita nel recinto del castello Fassati di Coniolo basso, ricostruita e consacrata nel 1604. Nei primi anni del Novecento, a causa dell'insicurezza dell'abitato di Coniolo basso, la funzione parrocchiale tornò alla vecchia chiesa di Santa Maria, di proprietà comunale, che fu ampliata su disegno dell'ing. Angelo Palazzo con l'utilizzo del materiale recuperato dalla demolizione della chiesa di Coniolo basso e consacrata nel luglio 1910. Si accede alla chiesa da una larga scalinata. Nella facciata neogotica due statue della Madonna e di Sant'Eusebio ricordano le due parrocchiali. Elegante il portale ligneo settecentesco e all’interno l'antico coro in legno scolpito forse recuperato dalla vecchia parrocchiale. Lavori di rifacimento del pavimento effettuati nel 2002 hanno fatto emergere le fondazioni della primitiva chiesa costruita probabilmente alla fine del Duecento.
Municipio. Dal loggiato del palazzo comunale del “paese che visse due volte” un bel panorama sulle colline dominate dal Santuario di Crea, da cui Cesare Pavese ammirava le colline di Coniolo e Quarti ricordate nel diario. Nel seminterrato è stato allestito il “Museo delle Miniere”, una raccolta di strumenti e immagini di storia industriale e di vita nelle miniere di calcare presenti nella prima metà del Novecento nel territorio comunale, compresa l’area fluviale con le teleferiche per il trasporto della marna alle fornaci di Morano sul Po.
L'11 maggio 1799 un corpo di soldati francesi fece irruzione nella chiesa della Madonna di Cinerasco uccidendo barbaramente undici persone che vi si erano rifugiate.
Il letterato e storico di Trino Gianandrea Irico ricorda le rovine dell'antica rocca che sorgeva in località Terrascasso, sulla strada che unisce Coniolo basso col Po.
Nel 2010, in occasione del centenario del trasferimento al Bricco dell’antico abitato di Coniolo basso, è stato inaugurato un monumento che ricorda la vita in miniera. E' composto da una locomotiva Berry, di provenienza francese e da tre vagoncini utilizzati per il trasporto della pietra di calcare. La storica locomotiva fu donata dal “Groupe d’Etude pour les Chemins de fer de Provence” di Puget-Theniers e restaurata dalla ditta Lucato Termica di Castelletto Monferrato.
Via Dalmazio Birago 13 - CAP 15030
Via F.lli Bandiera 13
Via Mongò 8 bis
Coniolo, il paese che visse due volte
All'interno del Palazzo Comunale si trova un museo che rivela la vicenda straordinaria di un paese che non c’è più, Coniolo Basso Antico, franato un secolo fa a causa delle azioni selvagge legate all'attività estrattiva della marna da cemento, materia prima destinata alle industrie cementiere. Attraverso la visita multimediale, il museo fa rivivere il duro lavoro in miniera di uomini e donne, ma anche dei bambini che, da nove a tredici anni, potevano già diventare minatori. Vi sono i plastici dell'antico abitato crollato e il dettaglio delle miniere sotterranee, gli attrezzi oggi sconosciuti e i mezzi di trasporto in galleria, su terra, per aria e sul fiume, e proveranno il fascino di attraversare un tratto di miniera fedelmente ricostruito anche nei rumori, ascoltando i dialoghi dei minatori dell'epoca.
info e prenotazioni c/o Municipio
Cascina Ravasa 3
Vìno, nocciole, confetture e marmellate
Cascina Paola
Via F.lli Bandiera 45
Via Frati 1, Coniolo Basso
Via Dalmazio Birago 1
c/o Centro Sportivo, Via Frati 1
Via Dalmazio Birago 1
Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa
Fonte attrezzata
pagamento con monete e scheda - posteggio antistante Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa
Fontanelle pubbliche:
Piazza Moncravetto, Piazza Carlo Alberto dalla Chiesa, Piazzale del Belvedere
Di fianco alla chiesa parrocchiale: noto come “Belvedere dell’Amore”: il Comune ha predisposto sul sito una vetrinetta che contiene rose da ““aprire solo in caso di amore vero”.
Via Fratelli Bandiera 8