Casorzo

  • Unità territoriale Asti
  • Abitanti 657
  • Altitudine 323 m s.l.m.

Il nome “Casurcium”, che compare in documenti di epoca medievale, indica il nucleo abitativo arroccato sulla sommità del colle dove sorgono gli edifici civili e religiosi. Posto al confine con la provincia di Alessandria, il paese ha avuto un maggiore sviluppo lungo la strada provinciale di collegamento con Grazzano Badoglio. Alla fine del Milleduecento, per affrancarsi dai poteri degli imprecisati signori “de Casurtio”, gli abitanti scelsero l’alleanza con Asti, in conflitto con il marchese di Monferrato, sotto la cui egida tornarono un anno dopo. Gli Statuti comunali della seconda metà del Trecento segnarono l’inizio di una relativa autonomia concessa in cambio della fedeltà alla dinastia dei Paleologo e poi dei Gonzaga. Fu dato in feudo agli Zabaldani, al colonnello d’origine tirolese Giovanni Battista Lodron (morto nel 1542 a Casale e sepolto nella chiesa di Santa Croce), al marchese Carlo Rossi, governatore di Casale, e infine ai Pico Gonzaga d’Uviglie, cui rimase fino alla fine del Settecento.

In Via Beata Vergine delle Grazie, su un rilievo, all’estremo orientale del paese, si trova la chiesa di San Giorgio e Madonna delle Grazie. Caratteristica di questa chiesa è la doppia dimensione stilistica con cui si presenta: sono infatti ben identificabili una parte romanica (XII/XIII sec.) e una parte neoclassica (XIX secolo), cioè il portico semicircolare con le sue otto colonne. Nell’interno dell’abside si trovano alcuni frammenti d'affresco dove vi è raffigurato S. Giovanni Battista. Sulle pareti esterne è invece possibile individuare numerosi graffiti incisi sui conci di pietra arenaria, la pietra locale con cui è stata costruita.

Bialbero: un monumento naturale! Nella valle che unisce Casorzo a Grana (visibile dalla strada) è presente una verà e propria rarità, si tratta un doppio albero: un ciliegio che è nato su un gelso. Il ciliegio lo supera in altezza ed è un vero spettacolo durante la fioritura del ciliegio. 

L’ippocastano, albero monumentale: A Casorzo vi è un altro monumento naturale: si tratta di un ippocastano (Aesculus hippocastanum L.) ultracentenario, la sua circonferenza misura 400 cm. ed è inserito negli alberi monumentali della Regione Piemonte. Si trova sul sagrato della chiesa parrocchiale, in via Scoffone Costa. La tradizione vuole che l’albero sia coevo alla costruzione della chiesa, dove tra l’altro si trova un quadro che lo ritrae antistante la settecentesca costruzione.

Istituzionali/Municipio

Municipio

Commerciali/Prodotti tipici/Vino

Azienda Agricola Varvelli Piergiorgio

Biletta Dario

Cantina Sociale di Casorzo d’Asti

Fratelli Biletta

Commerciali/Prodotti tipici/Alimentari

Panificio Fratelli Villa

Commerciali/Prodotti tipici/Macellerie

Raimondo Franca

Commerciali/Ricettività/Agriturismi

Bispeder

Cascina Moncucchetto

Commerciali/Ricettività/Bed & breakfast

Ca' Frescot

La Sergiunga del Monferrato

location

Villa Hortensia

maison d’hôtes

Commerciali/Servizi/Banche

Unicredit Banca

  • Indirizzo

    Via Mazzini 56

Commerciali/Servizi/Farmacie

Farmacia

Commerciali/Servizi/Aree pic-nic

Area pic-nic

Nell’area verde della chiesa di S. Giorgio e Madonna delle Grazie

  • Indirizzo

    Via Beata Vergine delle Grazie

Area pic-nic

Nell’area verde dove si trova il Bialbero

  • Indirizzo

    SP 38 (da Casorzo a Grana)

Commerciali/Supermarket/Minimarket

Simply Market

Commerciali/Tabaccherie

Tabaccheria Caprioglio

POI (Points of Interest)

Fontane dell'Acqua

  • Indirizzo

    Fontanelle pubbliche: via Beata Vergine delle Grazie (presso il parco giochi)